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Martedí 20 Aprile: Ieri è terminata la resistenza delle/i coraggiosx notav che si erano barricatx sul tetto dell’ex autoporto di San Didero. All’arrivo dei 1000 agenti di polizia il 13 aprile, erano riuscitx a beffare le forze dell’ordine e restare nell’area del futuro cantiere. Hanno vissuto nel presidio del tetto dell’ex-autoporto per una settimana osservando il disboscamento dei 10.000 mq necessari alla costruzione di questa opera annessa al tav, ennesima colata di cemento in un territorio già martoriato da diossina e altre sostanze tossiche. Per tutta la settimana le/i notav hanno portato loro sostegno con cortei, cori e battiture sulle recinzioni del nuovo cantiere. Il 19 aprile la polizia ha impedito in tutti modi l’arrivo di acqua e viveri cercando di sfiancare le/i resistenti, per protesta contro questo ennesimo sopruso 2 di loro si sono incatenati a un blocco di cemento. I Vigili del fuoco sono saliti sul tetto e alla fine hanno rotto il blocco. Le/i resistenti di San Didero sono statx portatx a terra ieri notte sanx e salvx. Nel frattempo le ruspe continuano a buttare giù alberi distruggendo uno degli ultimi polmoni verdi della bassa Val Susa. A sarà düra, resisteremo 1 minuto più di loro! Forza notav!
Lunedí 19 Aprile: Dopo 7 giorni di resistenza sul tetto, i compagni e le compagne sono rimasti senza cibo e acqua. Dopo che due compagne sono riuscite ad eludere guardie e filo spinato per dare un cambio e portare viveri, la polizia ha ormai circondato con torri faro l’ex-autoporto e abbattuto gli alberi che potevano essere un rifugio sicuro per eventuali sortite notturne.
Ora la situazione è critica.
In segno di protesta, all’impossibilità di ricevere rifornimenti due compagni si sono incatenati ad una struttura di ferro sul tetto, da cui non è prevista la possibilità di liberarsi autonomamente.
Non lasciamoli soli!
Teniamo alta l’attenzione, appuntamento alle 18 al piazzale dell’acciaieria di San didero!
[Eng]
Tuesday April 20: the resistance of the brave notav comrades who had barricaded themselves on the roof of the ex San Didero truck park ended yesterday. When the 1,000 police officers arrived on the 13th of April, they managed to outwit the cops and remain in the area of the future building site. They spent a week on the roof of the former truck park, observing the clearing of the 10,000 square metres needed for this construction linked to the tav project, the latest in a series of concrete pouring in an area already ravaged by dioxins and other toxic substances. Throughout the week the notav comrades got supported with marches, chants and beating on the fences of the new construction site. On the 19th of April, the police stopped water and food supplies in any possible way, trying to wear down the resistance. To protest against this further injustice, two of them chained themselves to a concrete block. The fire brigade climbed onto the roof and finally broke the blockade. The San Didero comrades were brought down safely last night. In the meantime, bulldozers continue to rake down trees, destroying one of the last green lungs in the lower Susa Valley. Asarà düra, we’ll resist 1 minute longer than them! Forza notav!
Monday April 19: After 7 days of resistance on the roof, the comrades run out of food and water. After two comrades managed to evade guards and barbed wire to give a change and bring food, the police have now surrounded the area with big lights and cut down the trees that could have been a safe place for any night attacks.
Now the situation is critical. Due to the impossibility of receiving supplies, two comrades decided to protest by chaining themselves to an iron structure on the roof, from which it is not possible to free themselves independently. Let’s not leave them alone! Let’s keep our attention high, meet at 6 pm at the steel factory square in San Didero!