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RICORDANDO GILLY, UNA DONNA, UNA LIBERATRICE DI ANIMALI, UN’ANARCHICA, UN’AMICA.

Via UnoffensiveAnimal: REMEMBERING GILLY, A WOMAN, AN ANIMAL LIBERATOR, AN ANARCHIST, A FRIEND

 

Solidarity Apothecary ci ha inviato un testo di ricordo di Gilly che crediamo dobbiate leggere tuttɜ. Ricordate che i volti anonimi dell’Animal Liberation Front (e di molti altri movimenti) hanno un nome legato a loro, che normalmente viene condiviso solo dopo la loro morte. E ricordate che in una società iper-maschile, tendiamo a considerare l’ALF come un concetto gestito da uomini, quando in molti casi è esattamente il contrario.

“Oggi è l’ottavo anniversario della morte di Gilly.

Per chi non la conoscesse, era una feroce anarchica e liberatrice di animali. Ovviamente è impossibile da quantificare, dato che il Fronte di Liberazione Animale è un movimento anonimo e clandestino, ma scommetto che è stata una delle organizzatrici ALF più attive della storia. Negli anni ’80 e ’90 e per tutti gli anni precedenti alla sua malattia, ha fatto irruzione nei laboratori, negli allevamenti e in tutti i luoghi di abuso animale liberando innumerevoli animali.
Ha sabotato attivamente l’abbattimento dei tassi e ha coordinato la resistenza agli esperimenti originali di Krebs, tanto che il tasso di fallimento è stato del 95%.

È stata un’attiva sabotatrice di caccia, coinvolta in molte campagne di base e nel sostegno a persone prigioniere. È possibile vedere copie della rivista South East Liberator sul sito web del progetto di archiviazione Talon Conspiracy, che descrive in dettaglio alcune delle cose che ha fatto – solo per essere condivise dopo la sua morte.

È stata una madre surrogata per me e mi ha insegnato sull’anarchismo più di quanto qualsiasi libro avrebbe mai potuto fare. Mi mandava messaggi ogni volta che avevo una visita in prigione, senza mai sbagliare, per anni e anni, e mi ha sostenuto durante la mia condanna. Era stata dentro e sapeva come ci si sentiva. Per molti era un po’ spigolosa e antisociale, ma anche premurosa, gentile e leale con chi le stava vicino. Gli uomini vengono celebrati come eroi dell’ALF, mentre le donne come Gilly vengono invisibilizzate, soprattutto se sviluppano malattie croniche.

Non la dimenticherò mai, e nemmeno i nostri movimenti dovrebbero dimenticarla. Ricordate Gilly oggi. Sentitevi liberi di condividere questo post.

Riposa in pace dolce Gilly, mi manchi”.