Tenuto prigioniero e costretto a combattere con altri galli, si è ribellato, e mentre cercava di fuggire dal suo aguzzino ha accoltellato quest’ultimo all’inguine. L’umano è morto dissanguato in attesa dei soccorsi. E’ successo in India, dove in alcune regioni (come in altre parti del mondo, tra cui l’Europa che vanta un presunto progressismo) i combattimenti tra galli sono permessi. In alcuni di questi si usa legare delle lame di 7-10 cm alle zampe dei due galli costretti ad affrontarsi.
Autore: pipistrelle
fonte: frecceinverse
La notizia arriva direttamente dalle comunità Mapuche Cilene
5 giorni fa, la mattina del 16 febbraio a Panguipulli, nella regione di Los Ríos, in Cile, è stata uccisa la Lamgnen mapuche Emilia Milén Herrera, nome di battaglia “Bau”.
Emilia aveva 25 anni, donna trans, antispecista e anarchica (antispecista anarchica come Santiago Maldonado ucciso nel 2017 dai sicari di Benetton) lottava da anni contro lo sfruttamento della terra Mapuche. La sua battaglia era a largo respiro contro tutte le discriminazioni. Non soltanto a danno degli uomini, donne e bambini Mapuche ma anche contro lo sterminio degli animali non umani, per le minoranze oppresse, per la destrutturazione dei generi. Antisessista, antirazzista, antifascista, per i diritti dei e delle trans, Emilia era anche un’attivista per diritti degli abitanti animali delle foreste e della terra.
Veganesimo antirazzista, anti-imperialista e anti-coloniale
Nonostante il fatto che il movimento vegano sia (a livello mondiale) ampiamente supportato e portato avanti da persone razzializzate, il veganesimo mainstream è a gran maggioranza bianca e non accessibile. Troppo spesso è complice nel mantenimento della supremazia bianca nel regime alimentare mondiale.
[Polish version below]
12 Febbraio: Annunciamo la mobilitazione!
“Molla tutto e vai a Bieszczady” oggi assume un ulteriore significato. Questa volta non solo abbiamo bisogno di Bieszczady, ma anche Bieszczady ha bisogno di noi. Dopo il tentativo di sgombero di ieri, sentiamo ancora più forte che la difesa della foresta è la nostra causa comune. Dopo più di un mese di lotta sappiamo che senza il vostro sostegno diretto sarà difficile mantenere il blocco dei disboscamenti nella sezione 219a e dintorni. Apprezziamo molto le vostre parole di sostegno, i pacchetti e le donazioni, ma questa volta vi chiediamo qualcosa di diverso!
9 febbraio, Nord UK
ricevuto anonimamente via email:
“L’obiettivo – una fattoria di polli da carne nel nord del Regno Unito. Avevamo già controllato la mappa satellitare, fatto il nostro sopralluogo e trovato delle buone case per ospitare fino a 8 uccelli, quindi stanotte eravamo prontx per farli uscire.
ITA: (lista materiali in fondo)
Sabato 13 Marzo in Villa Vegan Squat (Via litta Modignani 66, Affori FN, Milano) attraverso la proiezione di video e la lettura di alcuni testi si discuterà di come lo sfruttamento animale e della Terra è fortemente connesso alla pandemia di Covid-19.
La discussione toccherà tre punti fondamentali: l’origine del virus, la sua diffusione e la “soluzione” che il sistema capitalista vende per un problema che esso stesso ha generato.
Informativa: questo articolo rappresenta l’opinione di una persona/alcune persone e non dell’intera occupazione. Non c’è nessun gruppo autorizzato e nessun organismo che possa pronunciare una dichiarazione collettiva “ufficiale” per l’occupazione. Le persone nell’occupazione hanno opinioni varie e divergenti. Questa diversità di posizioni non viene censurata, le opinioni diverse possono essere ugualmente valide e hanno un uguale diritto di essere considerate e ascoltate. Nessun testo parlerà per l’intera occupazione o sarà necessariamente approvato da tuttx i/le partecipanti all’occupazione.
Nelle ultime settimane, durante il taglio e la distruzione della nostra casa, sto spesso ripensando a come era la vita qui durante l’anno che vi ho trascorso, a quanto è cambiata e a quanto abbiamo perso. Dalla mia prospettiva ci sono state due fasi dell’occupazione. Nella prima eravamo poche persone e pensavamo molto a come vivere e a quali fossero gli impatti delle nostre azioni. Poi il secondo periodo, iniziato in estate, quando molte persone sono arrivate in poco tempo, senza avere abbastanza tempo per discutere tutti gli aspetti della vita quotidiana nella foresta e abituarsi a vivere una vita diversa da quella in città e pensare criticamente all’impatto delle nostre azioni.
Per accesso a materiali e maggiori info guardare il post per le singole iniziative
Sabato 13 Marzo, ore 15.00: PANDEMIA COVID DA UNA PROSPETTIVA ANTISPECISTA ED ECOLOGISTA
Attraverso la proiezione di video e la lettura di alcuni testi si discuterà di come lo sfruttamento animale e della Terra è fortemente connesso all’origine, alla diffusione e alla “soluzione” del virus Covid-19. Si partirà dal fenomeno della zoonosi, per poi parlare dello sterminio dei visoni e infine affrontare il ruolo della sperimentazione animale nella produzione dei vaccini.
Sabato 27 Marzo, ore 15.00: RESISTENZA ANIMALE: COME ESSERE SOLIDALI? DISCUSSIONE SULLE PRATICHE DELL’ANTISPECISMO E DELL’ECOLOGISMO RADICALE
Verranno proiettati brevi documentari che raccontano le esperienze di ricerca della libertà di alcuni animali non-umani. A seguire vi sarà una riflessione rispetto alle modalità con cui si può portare solidarietà alle/i prigionier* non-uman*. Verrà aperto un dibattito sulle pratiche messe in campo nella storia della lotta antispecista. In particolare si discuterà dell’opposizione tra azione diretta e modalità che considerano il dialogo con le autorità.