Come collettivo Pipistrelle vogliamo proporre la lettura di questo testo del collettivo greco Liberats che risale all’inizio della pandemia di covid-19 come materiale propedeutico alla giornata di discussione del 13 Marzo 2021. Il testo analizza la discriminazione di classe e le dinamiche speciste connesse al fenomeno sempre più frequente delle pandemie, portando una critica alla civilizzazione. Sono state aggiunte delle note a fine testo come commento ad alcune scelte linguistiche che si sono perse nella traduzione e per esprimere alcune riflessione critiche come collettivo.
Categoria: General
ITA: (lista materiali in fondo)
Sabato 13 Marzo in Villa Vegan Squat (Via litta Modignani 66, Affori FN, Milano) attraverso la proiezione di video e la lettura di alcuni testi si discuterà di come lo sfruttamento animale e della Terra è fortemente connesso alla pandemia di Covid-19.
La discussione toccherà tre punti fondamentali: l’origine del virus, la sua diffusione e la “soluzione” che il sistema capitalista vende per un problema che esso stesso ha generato.
Informativa: questo articolo rappresenta l’opinione di una persona/alcune persone e non dell’intera occupazione. Non c’è nessun gruppo autorizzato e nessun organismo che possa pronunciare una dichiarazione collettiva “ufficiale” per l’occupazione. Le persone nell’occupazione hanno opinioni varie e divergenti. Questa diversità di posizioni non viene censurata, le opinioni diverse possono essere ugualmente valide e hanno un uguale diritto di essere considerate e ascoltate. Nessun testo parlerà per l’intera occupazione o sarà necessariamente approvato da tuttx i/le partecipanti all’occupazione.
Nelle ultime settimane, durante il taglio e la distruzione della nostra casa, sto spesso ripensando a come era la vita qui durante l’anno che vi ho trascorso, a quanto è cambiata e a quanto abbiamo perso. Dalla mia prospettiva ci sono state due fasi dell’occupazione. Nella prima eravamo poche persone e pensavamo molto a come vivere e a quali fossero gli impatti delle nostre azioni. Poi il secondo periodo, iniziato in estate, quando molte persone sono arrivate in poco tempo, senza avere abbastanza tempo per discutere tutti gli aspetti della vita quotidiana nella foresta e abituarsi a vivere una vita diversa da quella in città e pensare criticamente all’impatto delle nostre azioni.
Per accesso a materiali e maggiori info guardare il post per le singole iniziative
Sabato 13 Marzo, ore 15.00: PANDEMIA COVID DA UNA PROSPETTIVA ANTISPECISTA ED ECOLOGISTA
Attraverso la proiezione di video e la lettura di alcuni testi si discuterà di come lo sfruttamento animale e della Terra è fortemente connesso all’origine, alla diffusione e alla “soluzione” del virus Covid-19. Si partirà dal fenomeno della zoonosi, per poi parlare dello sterminio dei visoni e infine affrontare il ruolo della sperimentazione animale nella produzione dei vaccini.
Sabato 27 Marzo, ore 15.00: RESISTENZA ANIMALE: COME ESSERE SOLIDALI? DISCUSSIONE SULLE PRATICHE DELL’ANTISPECISMO E DELL’ECOLOGISMO RADICALE
Verranno proiettati brevi documentari che raccontano le esperienze di ricerca della libertà di alcuni animali non-umani. A seguire vi sarà una riflessione rispetto alle modalità con cui si può portare solidarietà alle/i prigionier* non-uman*. Verrà aperto un dibattito sulle pratiche messe in campo nella storia della lotta antispecista. In particolare si discuterà dell’opposizione tra azione diretta e modalità che considerano il dialogo con le autorità.
Giugno 2019, Oregon USA.
ricevuto in forma anonima via e-mail:
“Questa è la storia della liberazione degli animali da pelliccia che ha avuto luogo nel nord-ovest del Pacifico poco più di un anno fa. Sulla scia della stagione invernale di pelatura di quest’anno, e dell’abbattimento di massa di milioni di visoni negli allevamenti europei a causa del Covid-19, una malattia senza dubbio causata dallo sfruttamento degli animali, abbiamo pensato che fosse il momento di condividere questa storia mai raccontata prima. Questo comunicato è in solidarietà con tutti i prigionieri della fauna selvatica, e lo sfruttamento dell’industria privata delle loro potenziali case selvagge.
ENG below
ES: Grupo de loros va de terraza en terraza abriendo jaulas para liberar aves encerradas
In questi giorni in tutta la Spagna si parla di una “squadra di liberazione”.
La storia è diventata virale: un gruppo di pappagalli vola di terrazza in terrazza e apre le gabbie per liberare gli uccelli imprigionati
La diffusione di questa storia nasce con la testimonianza su Twitter dell’utente @nouledgecos, che si chiedeva da dove venissero questi uccellini che si aggiravano nel suo giardino. Inizialmente la donna pensava semplicemente che si fossero persi.
Li ha dunque seguiti e ha scoperto che non era affatto così: i pappagalli si dirigevano verso le gabbie in cui erano rinchiusi altri volatili per liberarli.
Secondo la donna, vivono trovando cibo dai passanti e cercano di reclutare altri uccelli della loro specie.