(English version)
Informativa: questo articolo rappresenta l’opinione di una persona/alcune persone e non dell’intera occupazione. Non c’è nessun gruppo autorizzato e nessun organismo che possa pronunciare una dichiarazione collettiva “ufficiale” per l’occupazione. Le persone nell’occupazione hanno opinioni varie e divergenti. Questa diversità di posizioni non viene censurata, le opinioni diverse possono essere ugualmente valide e hanno un uguale diritto di essere considerate e ascoltate. Nessun testo parlerà per l’intera occupazione o sarà necessariamente approvato da tuttx i/le partecipanti all’occupazione.
Nelle ultime settimane, durante il taglio e la distruzione della nostra casa, sto spesso ripensando a come era la vita qui durante l’anno che vi ho trascorso, a quanto è cambiata e a quanto abbiamo perso. Dalla mia prospettiva ci sono state due fasi dell’occupazione. Nella prima eravamo poche persone e pensavamo molto a come vivere e a quali fossero gli impatti delle nostre azioni. Poi il secondo periodo, iniziato in estate, quando molte persone sono arrivate in poco tempo, senza avere abbastanza tempo per discutere tutti gli aspetti della vita quotidiana nella foresta e abituarsi a vivere una vita diversa da quella in città e pensare criticamente all’impatto delle nostre azioni.