Pubblichiamo questo articolo nonostante non condividiamo in pieno la filosofia di EarthFirst! che spesso cerca l’approvazione dell’opinione pubblica a discapito della radicalità dei propri contenuti e in quanto in questo testo viene criticato questo modus operandi.
Autore: pipistrelle
Parliamo di ecofascismo [ITA/ENG]
COS’È L’ECOFASCISMO?
L’ecofascismo è un’opinione molto scivolosa. In sostanza, l’ecofascismo rappresenta l’idea che ci sono troppe persone che popolano il pianeta e che ne usano le risorse. Di conseguenza, secondo questa idea, dovrebbe esserci una purga di persone per salvare l’ambiente oppure dovrebbe esserci il controllo autoritario sulla crescita della popolazione.
Un importante principio dell’ecofascismo è ritenere che le persone marginalizzate (solitamente le persone nere, indigene e di colore) siano la causa principale dell’odierno degrado ambientale (distruzione dell’ambiente, attraverso la “sovrappopolazione” o sovraconsumo delle risorse) SENZA tenere in conto quali fattori esterni sono responsabili delle decisioni che le persone marginalizzate si vedono spesso forzate a prendere.
Nella prospettiva ecofascista, la soluzione è “meno persone, popolazione più ridotta”.
[Eng below]
Martedí 20 Aprile: Ieri è terminata la resistenza delle/i coraggiosx notav che si erano barricatx sul tetto dell’ex autoporto di San Didero. All’arrivo dei 1000 agenti di polizia il 13 aprile, erano riuscitx a beffare le forze dell’ordine e restare nell’area del futuro cantiere. Hanno vissuto nel presidio del tetto dell’ex-autoporto per una settimana osservando il disboscamento dei 10.000 mq necessari alla costruzione di questa opera annessa al tav, ennesima colata di cemento in un territorio già martoriato da diossina e altre sostanze tossiche. Per tutta la settimana le/i notav hanno portato loro sostegno con cortei, cori e battiture sulle recinzioni del nuovo cantiere. Il 19 aprile la polizia ha impedito in tutti modi l’arrivo di acqua e viveri cercando di sfiancare le/i resistenti, per protesta contro questo ennesimo sopruso 2 di loro si sono incatenati a un blocco di cemento. I Vigili del fuoco sono saliti sul tetto e alla fine hanno rotto il blocco. Le/i resistenti di San Didero sono statx portatx a terra ieri notte sanx e salvx. Nel frattempo le ruspe continuano a buttare giù alberi distruggendo uno degli ultimi polmoni verdi della bassa Val Susa. A sarà düra, resisteremo 1 minuto più di loro! Forza notav!
Report Azioni Marzo/Aprile 2021
- 12 Aprile Vaucluse Francia – Ieri mattina, verso le 9, a Chemin Blanc a Sérignan, i vigili del fuoco si sono impegnati a spegnere un incendio su un sentiero escursionistico. Una capanna di cacciatori era in preda alle fiamme. Il rifugio di una cinquantina di metri quadrati è completamente bruciato.La natura criminale di questo incendio non è stata esclusa dai gendarmi. Dovrebbe essere vista come una vendetta contro i cacciatori? Nessuno lo sa. In ogni caso, questo incendio si è verificato mentre venerdì scorso, vicino all’agenzia del centro per l’impiego, è stata trovata una cerva perseguitata dai bracconieri ad Orange. Ferito, l’animale non è sopravvissuto nonostante il trasporto da un veterinario.
ITA:
Diffondiamo l’invito a partecipare al campeggio resistente NoTav
Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18, per continuare la mobilitazione permanente in difesa dei terreni di San Didero su cui sorge il presidio ex-autoporto, e per ostacolare i lavori del nuovo ecomostro di cemento, invitiamo tutti e tutte a raggiungerci per un campeggio resistente!
I terreni che ci ospiteranno sono a San Didero nella zona dell’acciaieria, pertanto invitiamo tutte e tutti a portarsi il necessario per campeggiare.
Sarà un momento necessario per confrontarsi, organizzarsi e rispondere in maniera collettiva a quest’ennesimo tentativo di devastazione ambientale e di militarizzazione.
Avanti No Tav!
(Ricordiamo che il venerdì dalle ore 18 si terrà la consueta assemblea del presidio ex-autoporto, che è comunicata ai CC come manifestazione statica e dunque raggiungibile dalle 16 alle 20 in sicurezza anche da altre regioni).
ITA:
Sabato 10 aprile, alle 15 in piazza Fiera a Trento, ci sarà la seconda manifestazione nazionale della campagna #StopCasteller per la chiusura della struttura detentiva del Casteller in solidarietà e per la liberazione di M49, M57 e DJ3, tre esemplari di orso bruno rinchiusi nella prigione a sud della città.
M49:
M49, chiamato anche “Papillon”, dopo essere sfuggito a diverse trappole viene catturato il 14 luglio 2019, e rinchiuso in un recinto elettrificato nel “centro faunistico” del Casteller a Trento, cattura avvenuta a seguito delle denunce di danni degli allevatori locali. La sua prigionia durerà poco meno di un’ora perché alle prime ore dell’alba l’orso fugge dal recinto, scavalcando una barriera alta 4 metri e tre recinti elettrificati. Tra il 29 a e il 30 aprile 2020 dopo quasi un anno di libertà M49 cade in una trappola a tubo e viene trasferito nuovamente al centro detentivo del Casteller. Nella notte del 27 luglio 2020, l’orso abbatte una parte della recinzione e conquista per la seconda volta la libertà. A settembre 2020 viene catturato nuovamente dopo essere stato narcotizzato e tutt’ora si trova rinchiuso.
Titolo originale: “We refuse to be invisible: Black and Brown Vegan Power. A pamphlet of resistance against speciesism and white supremacy” prodotto da Warzone Distro e The Feral Space Collective. Traduzione in italiano a cura di bidodici.
Dall’introduzione:
[…] La supremazia bianca è rafforzata ogni volta che il veganesimo viene confinato in una definizione liberale e rappresentato in modo errato come semplice attività di consumo “bianco”. Ciò non solo annulla le vite delle persone razzializzate vegane radicali e la storia degli stili di vita pre-coloniali basati sul consumo di vegetali, ma suppone che alle persone non-bianche non interessi la liberazione della terra e degli animali non-umani. […]
Abbiamo deciso di tenere la presentazione del 27 Marzo nonostante il passaggio della regione Lombardia a zona rossa, non per indifferenza rispetto alla situazione di diffusione del virus ma per rimanere coerenti alla modalità che fino ad ora abbiamo messo in campo rispetto al rischio del contagio. Pensiamo che i momenti di confronto dal vivo e di socialità siano fondamentali nelle nostre vite e continueremo ad affrontare le diverse necessità rispetto alla gestione del rischio tramite relazioni di cura e ascolto reciproche, senza delegare niente alle istituzioni.
ITA: (lista materiali in fondo)
RESISTENZA ANIMALE, COME ESSERE SOLIDALI? DISCUSSIONE SULLE PRATICHE DELL’ANTISPECISMO E DELL’ECOLOGISMO RADICALE
Sabato 27 Marzo ore 15 in Villa Vegan Squat (Via litta Modignani 66, Affori FN, Milano) verranno proiettati due video che documentano le esperienze di animali non umani che si sono ribellati allo sfruttamento delle istituzioni capitaliste umane. In particolare nel documentario “Vacche ribelli” si racconta di come un gruppo di mucche sia riuscito a evitare la cattura per anni e di come in faccia alle previsione degli “esperti” siano riuscite a vivere in autonomia.
- Due pitbull liberate da un canile assassino
20 febbraio, Turchia: una persona dell’ALF in Turchia, in una location segreta si introduce segretamente in un canile di notte e libera due cani di “razza vietata”.
Queste due, madre e figlia, sono state abbandonate in un rifugio e avrebbero dovuto passarci il resto della vita secondo le leggi turche. Vivendo su freddo cemento, mangiando, dormendo, facendo i loro bisogni nella stessa gabbia di 5 metri quadri. E un giorno sarebbero probabilmente state soppresse in segreto.