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CAOS E RABBIA, DISTRUGGERE OGNI GABBIA
APPELLO SENZA CONFINI:
21-24 LUGLIO 2022: UNISCITI A NOI NELLA FORESTA DI HAMBACH PER UN RADUNO DI LIBERAZIONE ANIMALE!
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CAOS E RABBIA, DISTRUGGERE OGNI GABBIA
APPELLO SENZA CONFINI:
21-24 LUGLIO 2022: UNISCITI A NOI NELLA FORESTA DI HAMBACH PER UN RADUNO DI LIBERAZIONE ANIMALE!
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riceviamo anonimamente via email:
“RIGUARDO LA DISTRUZIONE DEI VEICOLI DELLA LONG ENGINEERING, ATLANTA GEORGIA:
Il 1 Marzo 2022, CINQUE grandi pick-up della Long Engineering, utilizzati per fare un lavoro di ricerca per aiutare a delineare la distruzione che è prevista per la foresta di South Atlanta, sono stati distrutti in solidarietà con i difensori che stanno proteggendo la foresta dalla deforestazione per costruire un centro di formazione per poliziotti e altre infrastrutture di Hollywood per i Blackhall Studios.
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Scarica la versione lettura ITALIANA: Contro l’antropocentrismo della sinistra libertaria
Scarica la versione stampa ITALIANA: Contro l’antropocentrismo della sinistra libertaria (STAMPABILE)
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Glossario
Antropocentrismo (o umanocentrismo) Credenza secondo cui la specie umana abbia un ruolo centrale nell’Universo e che vede le altre specie e gli ecosistemi in una posizione subalterna. L’antropocentrismo vede l’ecosistema e chi ne fa parte come utilizzabile per raggiungere obiettivi che soddisfino i bisogni e i desideri del solo animale umano, con noncuranza delle conseguenze sulla vita degli altri animali e del loro ambiente.
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Tratto dalla rivista Tilikum #3 Luglio 2016 https://quaglia.noblogs.org/materiali/
All’interno della lotta per la liberazione animale, si è nel tempo sviluppato un dibattito riguardo all’approccio migliore da adottare per combattere la vivisezione. Le due posizioni principali che si sono trovate a confrontarsi e scontrarsi sono quelle del cosiddetto “antivivisezionismo scientifico” e del cosiddetto “antivivisezionismo etico”.
Testo tratto dal blog scunzamnestra.noblog. Link dell’articolo: https://scunzamnestra.noblogs.org/post/2022/01/27/peste-suina-africana-una-critica-antispecista-alla-nuova-lennesima-emergenza-sanitaria
Nell’erara delle pandemie, del controllo biopolitico dei corpi da parte dello Stato per la salvaguardia del sistema capitalista, e dell’accelerazione del processo di controllo digitale delle nostre vite, queste settimane sono state particolarmente interessate dall’insorgere di una nuova, l’ennesima, emergenza sanitaria che, senza nessuna sorpresa, ha origine nel sistema di oppressione e sfruttamento capitalista e specista su cui si basa la nostra società.
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L’obiettivo di questo testo è analizzare i differenti modi operandi dei gruppi di attivismo più comuni, le idee dietro le loro azioni e le loro fallacie. Il testo è uno spunto di riflessione e una critica, e come tale va preso. Non voglio etichettare una persona in base alle proprie idee o incasellarla, ma porre le basi per un dibattito che sono sicurə gioverebbe a molte persone, inclusə me.
Per motivi di semplificazione ho deciso di tralasciare alcune critiche dando spazio a quelle, secondo me, più importanti. Ho cercato quindi di sviluppare un testo breve, semplice e scorrevole ma che centrasse i punti cardine del discorso.
Mi scuso in anticipo per alcune fonti riportate a piè di pagina in lingua inglese, ma non mi è stato possibile trovare ogni fonte in italiano.
Come ogni altro movimento, quello vegano è frammentato ed è facile imbattersi in situazioni in cui molte energie vengano concentrate in “battaglie interne”, definibili anche “dibattiti vuoti”, prive di voglia di crescere e confrontarsi, piene di odio, competizione e saccenteria, incrementate sicuramente anche dall’uso dei social network. Nel movimento di liberazione animale troviamo in particolare due parti opposte e ben distinte che per semplificare chiamerò animalismo vegano riformista e antispecismo.
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La narrazione dei mass media della pandemia Covid-19 continua a raccontarci di inevitabili sacrifici, inevitabili limitazioni della libertà, di obblighi morali a farsi vaccinare, di divisioni in cittadini di serie A
e serie B per limitare un contagio che non accenna invece a diminuire. E mentre la popolazione subisce le imposizioni di governanti e industria del farmaco, accadono fatti inquietanti, non taciuti del tutto dai mass media ma neanche analizzati per quelli che sono, cioè un colpevole stimolo alla diffusione di nuove epidemie.
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Come si può sconfiggere davvero la devastazione ambientale se non si sconfiggono le logiche del capitalismo che sono alla base del vorace consumo di terra, suolo e risorse?
DOMENICA 12 DICEMBRE LIBERA COLLINA DI CASTELLO (Piazza di Santa Maria in Passione, centro storico, Genova)
dalle 12.30 Pizzata di pranzo
a seguire incontro a partire dal progetto di estrazione mineraria che minaccia la zona del Monte Beigua
a seguire ancora pizze e farinate!
Venerdì 29 – Sabato 30 – Domenica 31 Ottobre 2021
Ritrovo venerdì ore 16.45 Stazione di Savona. Rientro domenica sera.
È possibile unirsi al gruppo sabato mattina. In tal caso contattaci.
Info tecniche: porta gavetta, posate, borraccia, materassino, saccopelo, tenda, abbigliamento invernale e k-way, scarpe tecniche. Quota 900 msl.
Cibo: Autogestito da condividere, 2 colazioni, 2 pranzi e 2 cene
L’esperienza collettiva di cammino e vita nel bosco seguirà una delle minacce, l’ennesima, al nostro territorio. Con il Recovery Plan o Piano per la ripresa dell’Europa la UE ha stanziato oltre 800 miliardi di euro che spingeranno per la digitalizzazione e il controllo sociale sempre più capillare ma daranno anche modo a speculatori senza scrupolo di devastare ancora la natura.
6 ottobre 2021. Da più di un anno, gli attivisti vivono e lottano a Lützerath, un piccolo villaggio ai margini della miniera a cielo aperto di Garzweiler, in Renania. Ciò che resta di Lützerath quest’anno cadrà vittima della furia distruttiva capitalista della azienda RWE, in modo che la compagnia possa continuare a bruciare lignite. Vi suona familiare? Lo è! Molti di noi hanno combattuto nella foresta di Hambach e si sono assicurati che venisse salvata. E ora tocca di nuovo a noi mettere la compagnia e la sua logica di sfruttamento al suo posto.