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NON DIMENTICHIAMO CHI È RESPONSABILE DELLA DISTRUZIONE ECOLOGICA

via CrimethInc.

 

Mentre il cambiamento climatico si avvicina al punto di non ritorno, ricordate che dopo l’11 settembre 2001 l’FBI dichiarò che l* attivist* ambientali erano il nemico numero uno.

Mentre le temperature salgono, ricordate come i politici hanno approvato leggi per proteggere i profittatori dei combustibili fossili.

Mentre gli uragani si abbattono sulla costa, ricordate come gli sbirri hanno spruzzato spray al peperoncino negli occhi de* manifestanti.

Quando le inondazioni improvvise distruggono le città, ricordatevi di tutte le persone che hanno brutalizzato a Standing Rock.

Mentre le foreste vanno in fumo, ricordate come la polizia antisommossa ha caricato la folla per poter espandere la miniera a cielo aperto di #Lützerath.

Mentre le calotte polari si sciolgono, ricordate come i magistrati abbiano accusato de* giovani di terrorismo per aver cercato di proteggere l’ambiente da cui tutt* dipendiamo.

Ricordate chi è il responsabile.

Se non fosse stato per la loro violenza, avremmo potuto trattare con coloro che stanno guidando il cambiamento climatico già molto tempo fa.

In cambio di pochi dollari, ci stanno imponendo la fine del mondo.

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RICORDANDO GILLY, UNA DONNA, UNA LIBERATRICE DI ANIMALI, UN’ANARCHICA, UN’AMICA.

Via UnoffensiveAnimal: REMEMBERING GILLY, A WOMAN, AN ANIMAL LIBERATOR, AN ANARCHIST, A FRIEND

 

Solidarity Apothecary ci ha inviato un testo di ricordo di Gilly che crediamo dobbiate leggere tuttɜ. Ricordate che i volti anonimi dell’Animal Liberation Front (e di molti altri movimenti) hanno un nome legato a loro, che normalmente viene condiviso solo dopo la loro morte. E ricordate che in una società iper-maschile, tendiamo a considerare l’ALF come un concetto gestito da uomini, quando in molti casi è esattamente il contrario.

“Oggi è l’ottavo anniversario della morte di Gilly.

Per chi non la conoscesse, era una feroce anarchica e liberatrice di animali. Ovviamente è impossibile da quantificare, dato che il Fronte di Liberazione Animale è un movimento anonimo e clandestino, ma scommetto che è stata una delle organizzatrici ALF più attive della storia. Negli anni ’80 e ’90 e per tutti gli anni precedenti alla sua malattia, ha fatto irruzione nei laboratori, negli allevamenti e in tutti i luoghi di abuso animale liberando innumerevoli animali.
Ha sabotato attivamente l’abbattimento dei tassi e ha coordinato la resistenza agli esperimenti originali di Krebs, tanto che il tasso di fallimento è stato del 95%.

È stata un’attiva sabotatrice di caccia, coinvolta in molte campagne di base e nel sostegno a persone prigioniere. È possibile vedere copie della rivista South East Liberator sul sito web del progetto di archiviazione Talon Conspiracy, che descrive in dettaglio alcune delle cose che ha fatto – solo per essere condivise dopo la sua morte.

È stata una madre surrogata per me e mi ha insegnato sull’anarchismo più di quanto qualsiasi libro avrebbe mai potuto fare. Mi mandava messaggi ogni volta che avevo una visita in prigione, senza mai sbagliare, per anni e anni, e mi ha sostenuto durante la mia condanna. Era stata dentro e sapeva come ci si sentiva. Per molti era un po’ spigolosa e antisociale, ma anche premurosa, gentile e leale con chi le stava vicino. Gli uomini vengono celebrati come eroi dell’ALF, mentre le donne come Gilly vengono invisibilizzate, soprattutto se sviluppano malattie croniche.

Non la dimenticherò mai, e nemmeno i nostri movimenti dovrebbero dimenticarla. Ricordate Gilly oggi. Sentitevi liberi di condividere questo post.

Riposa in pace dolce Gilly, mi manchi”.

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Liberazione animale e insurrezione – Discussione pubblica a Londra, Regno Unito

Vi invitiamo a divulgare il più possibile!

 

Questa società non è altro che una fila di gabbie strettamente controllate. Gli animali non umani sono stati, e continuano ad essere, all’estremità del sistema scientifico-industriale. Rinchiusi, sottoposti ad esperimenti, artificializzati e addomesticati – eppure la loro rivolta continua con fughe, reazioni violente contro la loro cattura e i loro carcerieri.

Di fronte a questa miseria quotidiana, che aspetto può avere un’insurrezione che si colleghi alla rivolta degli animali non umani?

Quali selvaggi orizzonti di libertà si aprono nel punto in cui le gabbie distrutte incontrano le reti di controllo sociale tagliate, e il sabotaggio e l’espropriazione si diffondono nei templi del lavoro e del consumo?

Martedì 10 gennaio, ore 19.00
Biblioteca anarchica Touchpaper
385 Queens Road, New Cross
SE14 5HD

 

Se volete più informazioni, potete contattare direttamente il collettivo Dark Night. Come riportato nel loro blog:

Usate Tor Browser (schermatura dell’indirizzo IP) e GPG (e-mail criptate). Inoltre, controllate questa guida alla sicurezza nell’uso dei computer e questo testo [“Smash Facebook+Telephone – Use Tails and Jabber/OTR”, in inglese].

La nostra chiave pubblica pgp è qui se volete contattarci con le e-mail criptate.

darknights(at)riseup.net

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Veganismo significa attaccare. Fomentare un incendio contro lo specismo e l’antropocentrismo morale

 

Traduzione dell’articolo scritto da Flower Bomb: https://warzonedistro.noblogs.org/post/2017/09/09/vegan-means-attack-fomenting-a-wildfire-against-speciesism-and-moral-anthropocentrism/

Il mio veganismo esiste come confronto nichilista contro il tessuto morale esistente dell’antropocentrismo e dello specismo. Qui, su questa terra chiamata “america” le giustificazioni morali per il consumo di corpi e secrezioni di animali non umani vanno di pari passo con l’industrializzazione di corpi che sono socialmente riconosciuti come semplici prodotti per il consumo. Il mio veganismo è definito non solo dal rifiuto individualista di interiorizzare, convalidare e rafforzare questi valori sociali autoritari, ma anche dal fatto di attaccarli consecutivamente.

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Patriarcato e specismo

Fonte: Patriarchy and Speciesism (Anti SPeciesist Action Collective)

Animali non umani, uomini, e liberazione totale.
Contenuti sensibili: violenza specista / suicidio / bullismo /
morte / abuso sessuale / abuso domestico

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N.d.T. Poiché il linguaggio e le parole costituiscono un’importanza enorme sulla formazione del nostro pensiero, mi sono permessə di prendermi la libertà di sostituire il termine carne [meat] con il termine corpi animali, laddove fosse necessario.
Ciò è stato fatto per ribadire la loro soggettività come corpi
autonomi e per ridurre la distanza tra noi e gli animali non
umani, distanza che viene spesso creata con la loro oggettificazione tramite eufemismi quali bistecca, hamburger, prosciutto, salsiccia, carne ecc.

·                           ·                            ·

Patriarcato e specismo sono forme di oppressione che
si intersecano e che si manifestano in molti modi. Capire come queste forze di intersecano aiuterà ad esaminare come le persone identificate come maschi possono liberarsi dagli aspetti insidiosi di ciascuna di esse. In questo testo esaminiamo in che modo il patriarcato rinforzi lo specismo, come lo specismo rinforzi il patriarcato e perché abbiamo bisogno di contrastare entrambe le ideologie di dominio, sia per la liberazione degli animali non umani, sia per quella degli uomini.

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ANARCHICƷ DANNO FUOCO A TRE CAMION DELLA CARNE IN SOLIDARIETÀ CON G. MICHAILIDIS ED ALFREDO COSPITO

Fonte: Unoffensive Animal – Anarchists burn three meat trucks in solidarity with G. Michailidis and Alfredo Cospito

Primo novembre, Atene, Grecia.

La foto in evidenza non è correlata a questo articolo, ma ad un incendio doloso in una scuola di addestramento per cani poliziotto in Germania, 2019.

Atene, attacco esplosivo all’industria della carne – Segnale di solidarietà a G.Michailidis e ad Alfredo Cospito da parte dellɜ anarchicɜ.

Con questo testo ci assumiamo la responsabilità dell’incendio di 3 camion frigoriferi della Davoutis SA, a Nea Ionia, Atene. Tutti e tre i camion, che erano parcheggiati accanto al negozio-macello principale dell’azienda, sono stati completamente distrutti dalle fiamme. Questa azienda è attiva da decenni nel commercio di animali non umani ammazzati, diventando uno dei più grandi “mercati della carne” nazionali.

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General News Prigionierx

LIBERTA’ PER STEFANO [ITA/ENG]

[ENG below]

Stefano è un giovane generoso e coraggioso compagno antispecista anarchico che ha sempre partecipato alle lotte antiautoritarie. E oggi si ritrova in carcere con una condanna di resistenza aggravata in quanto in occasione di un interrogatorio in cui Marta, una compagna molestata dalla polizia durante il suo arresto in Val Clarea e poi finita sui banchi del tribunale per resistenza, Stefano aveva cercato di appendere uno striscione sulla ringhiera del tribunale  durante un presidio fuori dal Palazzo di Giustizia di Torino. Gli sbirri avevano risposto caricando il presidio e successivamente denunciando diversx compagnx presenti tra cui Stefano.

Successivamente si è aggiunto anche un cumulo di pena per altri reati e per questo Stefano dovrà rimanere in carcere ancora per molto tempo.

Non lasciamolo solo! Per scrivergli:

STEFANO MANGIONE CASA CIRCONDARIALE LORUSSO E CUTUGNO VIA MARIA ADELAIDE AGLIETTA, 35 10151 – TORINO (TO)

Libertà per tuttx i prigionierx umani e non, contro ogni gabbia!

FUOCO ALLE GALERE

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General News

Riflessioni: Il dado è tratto

Articolo tratto da [Avis de tempêtes, n. 48, 15 dicembre 2021]

Il mondo accelera. Ciò che resiste si fa calpestare dal gran balzo in avanti. Se diventa ogni giorno più evidente che il cambiamento climatico è diventato irreversibile, la pressione nelle caldaie dello scafo infernale di questa civiltà-Titanic aumenta, alimentata dall’illusione che un crescendo tecnico possa ripristinare gli equilibri turbati. Da parte dei ribelli, si tarda ancora troppo ad affrontare questa realtà ed a trarne le debite conseguenze, magari provvisorie, per il nostro agire e le nostre prospettive di lotta. Tuttavia i giochi sono fatti ed è a partire da qui che dovremmo riflettere.

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General News

Meglio contadini-panettieri che ingegneri agricoli. Un appello da Parigi

Testo tradotto da: https://mars-infos.org/remise-des-diplomes-agroparistech-6366

Nel corso della loro cerimonia di laurea, otto giovani ingegneri di AgroParisTech hanno invitato loro compagni di laurea a disertare i loro incarichi. «Non attendiamo il 12esimo rapporto del GIEC che mostrerà che gli Stati e le multinazionali non hanno mai fatto altro che aggravare i problemi e che metterà le sue ultime speranze nelle rivolte popolari. Potete cambiare direzione adesso».

Di seguito il testo letto dai laureati.

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Difesa del territorio e Resistenza indigena General News

Sul paro in Ecuador

Link originale: https://ilrovescio.info/2022/08/19/sul-paro-in-ecuador/

Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri questo racconto, appassionato e dettagliato, del paro – parola che significa sia «blocco» sia «sciopero» – che ha paralizzato l’Ecuador nel giugno scorso. A scriverlo è una compagna che vive attualmente in quel Paese e che ha preso parte al movimento contro il caroviveri, contro il governo di Guillermo Lasso e contro i piani del Fondo Monetario Internazionale. Un movimento indigeno, contadino e popolare che ha saputo rispondere alla violenza assassina dello Stato con l’autorganizzazione – anche armata – e la rivolta. E che ha nei legami comunitari sopravvissuti al dominio coloniale e all’artificializzazione capitalistica della vita il proprio elemento di slancio e di tenuta.